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La cupola: intersezione tra Dio e uomo

Oggi giorno quando si parla di cupole si pensa inevitabilmente a strutture imponenti che sovrastano alcuni dei monumenti più noti, dalla gigantesca cupola del Pantheon a quella della basilica di San Pietro, fino ad arrivare a costruzioni contemporanee come ad esempio la famosissima sala di proiezione emisferica " geode" a Parigi e la non meno nota cupola berlinese di " sir Norman Foster", completamente realizzata in vetro.

La cupola, come forma che richiama la curvatura terrestre, ha attraversato la storia dell'uomo sin da quando, osservando il cielo, prese coscienza di ciò che stava sopra di lui e che in un certo senso, lo proteggeva.

La forma sferica della terra si conosceva sin dalla preistoria, quando l'uomo studiando gli astri durante un'eclissi, riconobbe la sua ombra sulla luna, o quando durante le navigazioni dei primi esploratori, capì la medesima cosa osservando l'orizzonte. Da lì cominciò a costruire ripari, coperture, tombe, a capire che una cupola era la giusta proiezione del cerchio, che come la terra, accoglie e protegge i suoi abitanti.

I greci furono i primi a concepire la cupola come vera e propria struttura architettonica, affidandole il ruolo di copertura tombale. L'idea di associare una cupola come strumento funerario richiama probabilmente il ventre materno, che oltre a simboleggiare protezione e sicurezza, in questo caso serviva come auspicio per la rinascita.

Le tombe a tholos, che in greco significa appunto cupola, sono strutture interrate coperte da una "pseudo-cupola" (perché priva dell'azione pressante), formata da diversi strati di pietra e alla quale si accede da un cunicolo detto " dromos". La più famosa è chiamata " tesoro di Atreo" ed è situata nella zona archeologica di Micene, in Grecia (foto 1), ma se ne trovano anche in Italia, in alcuni territori della Sardegna e della Sicilia.

 Siamo al termine dell'età del bronzo e con l'avvento del calcestruzzo i Romani costruiranno cupole più imponenti, con strutture più forti e resistenti. Saranno i primi a concepire la cupola come la conosciamo adesso, con una base circolare e con un’azione totalmente spingente alla base. La cupola per i romani ha un'importanza particolare, perché rimanda all'unicità del potere centrale, le prime costruzioni infatti sovrastano strutture termali e imperiali, come a sancirne potenza e maestosità.

 

La cupola del Pantheon (foto 2) è ciò che più testimonia quanto detto, essendo tuttora la cupola più grande mai costruita e con quel suo occhio centrale che irradia luce, come a simboleggiarne qualcosa di divino.

Con i bizantini la cupola assume caratteristiche diverse, potremmo parlare di un'architettura ecclesiastica in tutti i suoi aspetti. Non sarà più su base circolare ma quadrata e avrà bisogno di ausili particolari detti "pennacchi" che serviranno da raccordi. L'esempio più significativo è la basilica di Santa Sofia costruita a Costantinopoli (odierna Instanbul) inaugurata da Giustiniano nel 537 d.c, a testimonianza della sua protezione (foto3).

 

L'architettura bizantina farà da modello alle successive costruzioni di culto islamico, come testimonia la imponente cupola della roccia a Gerusalemme, consacrata nel 691 d.C, rivestita inizialmente di lamine di piombo e lastre di rame, successivamente ricoperta di foglie dorate e piastrelle (foto 4).

 

Sul finire del Medioevo si cominciò a costruire navate laterali per reggere i soffitti che furono sormontati da cupole dette "domo", assumendo da allora tale appellativo (Duomo).

Successivamente, in epoca rinascimentale la cupola come struttura architettonica raggiunge il suo apice e massimo splendore, venendo adornata sia esternamente che internamente, dando vita ad opere monumentali come testimonia la splendida cattedrale di Santa Maria del fiore a Firenze e la basilica di San Pietro a Roma (foto 5).

La cupola di santa Maria del fiore (foto 6) vide l'inizio della sua costruzione nel 1420 ad opera di un giovane Brunelleschi e rappresenta il primo esemplare di cupola autoportante. A tutt'oggi, con un diametro esterno di 55 metri, è la cupola in muratura più grande del mondo, realizzata con mattoni a "spina di pesce". L'opera di Brunelleschi oltre a rappresentare un'enorme novità in ambito architettonico, mai raggiunto finora, voleva simboleggiare l'uscita dall' oscurantismo medievale, attraverso la vittoria del virtuosismo umanista.

Da qua in poi la cupola comincia ad assumere perlopiù un significato religioso, rappresentando la volta celeste, l'icona del cielo, la perfezione in miniatura dell'opera di Dio, creatore dell'universo.

Terminata la controriforma e con la conseguente consacrazione del Barocco, si assiste ad una proliferazione in tal senso, come a sancire la vittoria del cattolicesimo sul protestantesimo, si costruiscono cupole maestose abbellendone l'interno con meravigliosi affreschi e l'esterno con stupende maioliche. Un esempio, fra tante, è la più grande cupola ellittica al mondo, quella del santuario di Vicoforte in Piemonte, finita di costruire nel 1732, decorata in stile barocco e adornata al suo interno con 6.000 metri quadri di affresco, unico esemplare al mondo di tale portata (foto 7).

Le cupole barocche in Europa avevano perlopiù forme insolite, ma lo stile italiano e francese manteneva la caratteristica sferica con differenze legate ai diversi territori. Le cupole barocche romane ad esempio differenziano da quelle siciliane nei colori delle maioliche, che contraddistinguono le seconde in modo particolare, con elementi che riprendono l'ambiente circostante. Esempio sontuoso si riscontra nella bellissima chiesa del Carmine Maggiore a Palermo (foto 8), dove la maestosa cupola spicca su tutte per l'utilizzo di maioliche policrome che riprendono i colori dell'ordine carmelitano, questa è sorretta da telamoni in stucco, che rimandano all’essere umano schiacciato dalla potenza divina.

 

Dal XIX secolo si abbandona pian piano il significato religioso che aveva accompagnato fino ad allora la costruzione di enormi cupole, e quest'ultima torna ad essere ciò per cui era nata, ovvero una copertura di protezione che simboleggia l'unione tra il cielo e i suoi popoli in terra. Ne è un esempio la caratteristica cupola in ghisa del Campidoglio a Washington, sormontata da un'enorme statua della libertà in bronzo (foto 9).

Oggi giorno si guarda con nostalgia al passato, la cupola resta un elemento architettonico ornamentale privo del significato che è alla base della sua essenza. Mancano i presupposti che l'hanno resa quella perfetta sintesi di incontro tra Dio e l'uomo, sia nella sua forma che nella complessità della sua costruzione, che porta l'ingegno umano in perfetta relazione con Dio, per quell' eterno e combattuto rapporto che esiste tra scienza e fede.

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