Oratorio di Santa Caterina D'Alessandria
Nel 1589 il senato palermitano accorda la costruzione di un meraviglioso oratorio alla compagnia di Santa Caterina. Inizialmente sorto nel luogo dove leggenda narra vi fosse la casa natìa di Santa Rosalia, e successivamente demolito per la costruzione della chiesa di Sant'Ignazio all'olivella. I padri filippini per ricompensare la confraternita di Santa Caterina, esistente già dal XV secolo, dedicano nella nuova chiesa, una cappella a santa Rosalia e promettono la ricostruzione di un nuovo oratorio, che sarà definito interamente nel 700. L'interno è sontuoso, con pregiati stucchi di Procopio Serpotta, che si mescolano a fregi e decorazioni dorate su progetto di Francesco Ferrigno. Di notevole interesse l'affresco dell'incoronazione e assunzione di Santa Caterina di Antonio Grano, il pavimento decorato con marmi policromi opera dei Vitagliano e la tela seicentesca del martirio della santa, posta sull'altare ligneo, dello Zoppo di Gangi. Dal 1946 l'oratorio è sede dei Cavalieri del Santo Sepolcro.